Quanto mai ampia e profonda, la gamma “Lexion” di Claas è strutturata sulla base di quattro famiglie di mietitrebbia convenzionali e ibride in grado di rispondere a tutte le più attuali esigenze di raccolta. Ciò grazie anche al supporto offerto da soluzioni funzionali esclusive declinate in un’ottica di ottimizzazione dei rapporti costi/produttività
Ogni coltura ha le sue necessità applicative e nessuna azienda agricola può prescindere dalle proprie esigenze di bilancio. Due priorità che però, causa della difficile congiuntura che sta attraversando l’agricoltura europea, rischiano di essere sempre più spesso in antitesi tra loro. Da una parte c’è in effetti la necessità di disporre di macchine altamente prestazionali per velocizzare le lavorazioni, mentre dall’altro lato i bilanci aziendali condizionati dalla volatilità dei prezzi delle commodities agricole sconsigliano investimenti eccessivamente onerosi. In tale ottica, è quindi difficile per i Gruppi industriali operanti nel comparto della meccanizzazione agricola soddisfare entrambe le esigenze senza giocare su un’offerta quanto mai diversificata in termini di contenuti tecnici, funzionalità e rapporti prezzo/prestazioni.
Quattro serie per 15 modelli base
Una strategia che nel segmento delle mietitrebbia Claas ha interpretato nel senso più ampio del termine attraverso le sue versioni top di gamma “Lexion”, una linea di prodotto non a caso strutturata sulla base di quattro serie, denominate “Lexion 8000”, “Lexion 7000”, “Lexion 6000” e “Lexion 5000”, che proprio in funzione delle diverse esigenze applicative mettono a disposizione diversi sistemi di trebbiatura. Con l’esclusivo sistema trebbiante ibrido delle “8000” e delle “7000” che rappresenta un punto di riferimento di settore e il sistema di separazione secondaria a scuotipaglia delle “6000” e delle “5000” si riallaccia a una tradizione consolidata. Così strutturata, la gamma “Lexion” è quindi in grado di proporsi con differenziazioni tecniche e prestazionali in grado di rispondere in modo puntuale a tutte le necessità di raccolta, con i modelli convenzionali che mirano a soddisfare le richieste applicative delle medie aziende oltre che di quelle che in fase di raccolta intendono coniugare una elevata velocità di lavoro con la totale salvaguardia della paglia, mentre le versioni ibride guardano principalmente alle esigenze delle realtà più strutturate e delle organizzazioni operanti in conto terzi su ampie superfici in virtù delle loro elevate capacità operative.
Le ammiraglie della gamma Claas arrivano in effetti a offrire tarature di potenza fino ai 790 cavalli erogati sul modello più prestazionale “Lexion 8900” da unità Man a sei cilindri da 16 litri e 200 centimetri cubi serie “D42”. Di produzione Man anche le motorizzazioni sei cilindri serie “D26” da 12 litri e 400 centimetri cubi tarati a 507 e 549 cavalli che equipaggiano le versioni di fascia alta “Lexion 7600” e “Lexion 7700”, mentre sono di derivazione Mercedes i sei cilindri serie “470” e “473”, rispettivamente da dieci litri e 700 centimetri cubi e da 15 litri e 600 centimetri cubi, che muovono i modelli d’attacco e intermedi mettendo a disposizioni tarature massime comprese tra i 408 e i 462 cavalli, il primo, e 626 cavalli, il secondo.
Manutenzioni ridotte al minimo
Indipendentemente dalla derivazione e dalla cubatura, tutte le unità sono allineate alle normative stage V, mediante impianti egr refrigerati di pre-trattamento affiancati da catalizzatori doc, filtri dpf e sistemi scr di post trattamento, e si interfacciano con i gruppi di lavoro attraverso trasmissioni a cinghia a loro volta agenti su variatori rinforzati collegabili al sistema di lubrificazione centrale così da minimizzare i fermi macchina di manutenzione e di controllo. Comune a tutte le motorizzazioni anche la presenza delle funzionalità “Dynamic Power” e “Dynamic Cooling”, con la prima che adegua carico e regime motore alle prestazioni richieste dall’operatore in un’ottica di contenimento dei consumi, mentre la seconda modula invece l’azione della ventola di raffreddamento in base al carico termico effettivo minimizzando così gli assorbimenti energetici. Ne deriva quindi un contenimento dei consumi di carburante che gioca a favore dell’efficienza produttiva, obiettivo quest’ultimo peraltro perseguito sulle serie ibride “Lexion 7000” e “Lexion 8000” anche attraverso il rinnovato sistema di separazione primario “Aps”. Ribattezzato “Aps Synflow Hybrid”, opera sulla base di un battitore a dieci spranghe da 755 millimetri di diametro agente su un controbattitore integrante sia accecatori gestibili dalla cabina per via elettroidraulica sia una spranga di sgranatura ribaltabile idraulicamente per aumentare l’intensità del trattamento in caso di condizioni di raccolta difficili.
Claas gamma “Lexion”, Angolo di avvolgimento di 132 gradi
Caratterizzato da una larghezza di mille 700 millimetri, sulle “Lexion 8000”, e di mille 420 millimetri, sulle “Lexion 7000”, il battitore propone inoltre un angolo di avvolgimento di 132 gradi ed è affiancato da un lanciatore da 600 millimetri di diametro che fluidifica e regolarizza l’accesso del raccolto ai due rotori “RotoPlus”, con questi ultimi che si caratterizzano per diametri nell’ordine dei 600 millimetri e per la capacità di lavorare in automatico a velocità differenziate.
A sei o otto stadi il ventilatore
Così configurato, il sistema assicura quindi un processo di separazione altamente efficacie indipendentemente dalla tipologia e dalle condizioni del prodotto raccolto, obiettivo al cui raggiungimento concorre peraltro anche la presenza del collaudato sistema di pulizia “Jet Stream”, operante tramite un ventilatore a turbina a sei o a otto stadi, a seconda del modello, e un doppio gradino ventilato per dar luogo a una pre-pulizia intensiva. Il sistema assicura un flusso d’aria ad alta pressione sui crivelli che, come il ventilatore, possono essere regolati elettricamente dalla cabina, mentre la funzione “AutoSlope” riduce la portata di aria del sistema di pulizia se si lavora in salita e l’aumenta in discesa, adattandone automaticamente l’azione alla velocità di raccolta. In tali ambiti applicativi, le “Lexion” ibride possono anche giovarsi della funzione “3D” che compensa in automatico pendenze laterali fino al venti per cento, mentre all’ottimizzazione dei processi operativi è orientato il sistema “Cemos Automatic”, di fatto un assistente che suggerisce all’operatore le regolazioni dei gruppi di lavoro più opportune in funzione del raccolto e delle condizioni dei fondi e integrante la funzione esclusiva “Field Scanner”.
Quest’ultima, guida tramite laser la raccoglitrice lungo il margine del raccolto a sinistra, a destra o sulla linea di avanzamento, trasmettendo in tempo reale i parametri funzionali al sistema di telemetria “Telematics” che, connettendo in tempo reale la mietitrebbia agli uffici tecnici aziendali, permette al proprietario del mezzo di tenere costantemente sotto controllo da remoto l’efficienza del ciclo di lavoro in corso. Alla salvaguardia e alla qualità della paglia guarda invece il sistema “Cemos Auto Chopping” che equipaggia le serie convenzionali “Lexion 6000” e “Lexion 5000”, soluzione che rileva in continuo il tasso di umidità e la quantità della paglia per regolare automaticamente la posizione dei controcoltelli e del fondo d’attrito nel trinciapaglia in funzione delle caratteristiche della paglia, così da ottimizzare la trinciatura in un’ottica di contenimento dei consumi.
Inferiori fino al dieci per cento
Questi ultimi possono infatti risultare inferiori anche del dieci per cento rispetto a una mietitrebbia di pari categoria, senza però che ciò vada a incidere negativamente sull’efficienza dell’intero processo di raccolta, reso ancor più efficace e veloce dalla presenza del sistema “Aps Synflow Walker”, caratterizzato da un flusso rettilineo del prodotto e strutturato sulla base di un pre-acceleratore da 450 millimetri di diametro, di un battitore a dieci spranghe da 755 millimetri e da un ulteriore cilindro di separazione addizionale da 600 millimetri di diametro posto tra battitore e lanciatore. Così strutturato, il sistema “Aps Synflow Walker” può quindi giovarsi di un angolo di avvolgimento di 132 gradi sul battitore e 116 sul cilindro di separazione addizionale, risultando anche facilmente adattabile a vari tipi di coltura e alle condizioni di lavoro grazie alla possibilità di regolare dalla cabina, idraulicamente e in parallelo, tutte le griglie di separazione. Un sistema di protezione dai sovraccarichi evita inoltre che si verifichino ingolfamenti e sempre sul controbattitore sono previsti sia accecatori gestibili dalla cabina per via elettoidraulica sia una spranga di sgranatura ribaltabile per aumentare la superficie di attrito e l’aggressività nei confronti del raccolto.
Claas gamma “Lexion”, sempre massima tutela della paglia
Tutte soluzioni che all’atto pratico assicurano alle serie “Lexion 6000” e “Lexion 5000” di separare fino a 25 per cento circa di prodotto in più rispetto ai sistemi di separazione primaria concorrenti, mantenendo in ogni modo una qualità di paglia e granella eccellente e agevolando di fatto l’azione secondaria dei cinque o dei sei scuotipaglia, rispettivamente per i modelli “Lexion 5000” e “Lexion 6000”, a quattro scalini di caduta che mettono a disposizione superfici complessive di separazione in grado di raggiungere i sei metri e 37 centimetri quadri nel primo caso e i sette metri e 62 centimetri quadri nel secondo. All’ottimizzazione del ciclo di separazione secondaria guarda inoltre la presenza di un quantimentro che opera mediante una piastra a impatto posta sopra l’elevatore della granella, così da misurare in tempo reale il rendimento del prodotto raccolto prima che quest’ultimo passi in cassoni avanzanti capacità massime comprese tra i nove mila e i 13 mila e 500 litri.
Valori questi ultimi ai vertici di categoria, quella a cui fanno capo le mietitrebbia che coprono potenze comprese tra i 300 e i 500 cavalli, prestazioni erogate sulle serie “Lexion 5000” e “Lexion 6000” da motori Mercedes e Man a sei cilindri, con le versioni d’attacco equipaggiate con unità Mercedes serie “936” e “470”, rispettivamente da sette litri e 700 centimetri cubi e da dieci litri e 700 centimetri cubi. Le prime coprono potenze comprese fra 313 e 354 cavalli proponendosi con sovralimentazioni a doppio stadio, mentre le seconde erogano potenze di 408 e 462 cavalli. Di produzione Man infine l’unità da dodici litri e 400 centimetri cubi serie “D26” che mette a disposizione della versione top di gamma “Lexion 6900” fino a un massimo di 507 cavalli.
In pendenza come in pianura
Per offrire durante le attività di raccolta condotte su terreni in pendenza gli analoghi standard di produttività che si realizzano in pianura, i tecnici Claas hanno sviluppato due specifici modelli “Lexion” denominati “Lexion 7700 Montana” e “Lexion 5500 Montana”. La prima, da 549 cavalli di potenza, introduce nel comparto delle mietitrebbia collinari il sistema ibrido Claas “Aps Synflow Hybrid”, annullando di fatto quel gap tecnologico finora presente tra le mietitrebbia impiegate sulle ampie estensioni pianeggianti e le macchine chiamate a lavorare sui declivi più o meno accentuati, mentre la seconda, da 408 cavalli di potenza, opera sulla base del rinnovato sistema convenzionale “Aps Synflow Walker” a cinque scuotipaglia. Comune a entrambi i modelli invece la regolazione idraulica del telaio che compensa pendenze laterali fino a 18 gradi e longitudinali fino a sei gradi, la disponibilità di serie o in optional del sistema di trazione integrale meccanico “Power Trac”, il bloccaggio elettrico del differenziale dell’assale anteriore e il sistema di pulizia “AutoSlope” che ottimizza l’azione del sistema di pulizia adattandola in automatico alle pendenze e ai dislivelli in essere.
Claas gamma “Lexion”, le cingolature si fanno in dieci
Le mietitrebbia che fanno capo alla gamma “Lexion” sono disponibili anche in versione “TerraTrac”, il sistema di cingolatura brevettata da Claas per coloro che operano spesso e volentieri su terreni cedevoli o su pendenze accentuate. Dieci i modelli “TerraTrac” a listino, le quattro versioni a scuotipaglia “Lexion 5500”, “Lexion 6700”, “Lexion 6800” e “Lexion 6900” e tutte le macchine ibride a esclusione del modello d’attacco “Lexion 7400”, accomunati dalla capacità di assicurare pressioni al suolo inferiori fino al 66 per cento rispetto alla stessa macchina equipaggiata in maniera tradizionale, una maggior stabilità in pendenza e minimi slittamenti, fattore quest’ultimo che contribuisce a minimizzare i consumi. Ciò senza tuttavia pregiudicare in alcun modo la capacità di muoversi su strada a velocità di 40 all’ora e la possibilità di disporre di ruote motrici anche sull’assale posteriore.
Un vero e proprio salotto
Progettata e sviluppata per affrontare cicli operativi intensivi, la gamma “Lexion” è equipaggiata con cabine in grado di minimizzare l’affaticamento fisico indotto dalle lunghe ore di permanenza a bordo delle macchine. Proprio per tale motivo i vani tutte le più moderne soluzioni al servizio del comfort di bordo, quali, per esempio, poltrone sospese pneumaticamente, specchietti regolabili elettricamente, telecamere che permettono di avere sott’occhio anche gli angoli più difficile visione, vani refrigerati per conservare bibite e alimenti e alloggiamenti per tablet e smartphone. Alla sicurezza operativa guardano poi proiettori a led che assicurano la massima visibilità sull’area di lavoro, integrabili peraltro in via opzionale con sistemi supplementari di illuminazione nel caso le macchine siano chiamate a lavorare anche durante le ore serali e notturne.
Titolo: Claas gamma “Lexion”, in pendenza come in pianura
Autore: Redazione